C
?
era
una
volta
un
?
estate
calda
calda
,
e
una
a
cui
non
piaceva
né
sudare
né
far
fatica
.
L
?
unica
cosa
che
le
piaceva
fare
era
tutto
il
giorno
.
Sotto
il
ramo
dell
?
albero
dove
stava
sdraiata
comoda
la
,
passava
avanti
e
indietro
una
formica
,
tutta
indaffarata
a
portare
sulla
sua
schiena
un
sacco
di
cose
:
pezzetti
di
cibo
,
sassolini
,
legnetti
ecc
.
La
cicala
,
vedendo
quanto
era
sudata
la
formica
,
iniziò
a
prenderla
in
:
?
Vieni
quassù
con
me
,
signora
formica
.
Fa
più
fresco
e
,
mentre
ti
riposi
,
cantiamo
insieme
qualche
canzone
?
e
,
così
dicendo
,
iniziò
a
cantare
.
?
Grazie
mille
per
l
?
invito
,
signora
cicala
,
ma
io
sono
molto
indaffarata
a
mettere
via
provviste
per
l
?
inverno
e
a
sistemare
la
mia
casetta
per
proteggermi
dal
freddo
,
quando
arriverà
?
e
,
così
dicendo
,
continuò
ad
andare
avanti
e
indietro
per
il
prato
,
indaffarata
.
?
Ma
l
?
estate
è
ancora
lunga
?
continuò
la
cicala
?
e
l
?
inverno
ancora
lontano
.
Non
preoccuparti
adesso
,
ci
sarà
tempo
più
avanti
per
mettere
via
le
provviste
!
La
formica
scosse
un
po
?
la
testa
e
continuò
imperterrita
il
suo
lavoro
,
senza
più
badare
alla
cicala
.
?
Fai
come
vuoi
,
formica
mia
.
Io
intanto
mi
godo
questa
meravigliosa
giornata
standomene
qui
rilassata
a
?
e
la
cicala
riprese
a
cantare
un
?
altra
canzone
.
Ma
i
giorni
e
poi
i
mesi
passarono
veloci
,
ed
ecco
che
,
puntuale
,
arrivò
l
?
inverno
,
col
suo
freddo
e
col
suo
ghiaccio
.
La
cicala
vagava
per
i
campi
e
i
prati
arrabattandosi
come
poteva
,
recuperando
qua
e
là
qualcosa
da
e
riparandosi
dal
freddo
dove
capitava
.
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